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“Perché ci siamo incontrate non l’ho ancora capito, ma di sicuro non è stato per caso. Di Clara ho conosciuto prima la voce. Ero ospite di una trasmissione radio, una domenica mattina quando parecchi dormono ancora. Nell’intervallo hanno dato voce agli ascoltatori che telefonavano. Una era lei. Ha parlato come se ci vedesse tutti, al di qua e al di là dello studio radiofonico, con la naturalezza di una amica.
Ha raccontato di come era diventata cieca, dell’ultimo giorno che aveva visto, del dopo e del prima, con la semplicità e la forza di chi il male lo ha già oltrepassato e ha imparato a guardare al di là. L’ho percepita straordinaria anche da lontano.Mi sono fatta dare il suo numero di telefono dalla redazione e il giorno dopo l’ho chiamata.
Un ascoltatore è intervenuto in diretta per dirle: “camminavo per la strada tranquillo, andavo a giocare a calcio con la radio accesa in macchina. Ti ho sentito e ho dovuto fermarmi e chiamare. Io non ho problemi, ci vedo, eppure ho sentito l’impulso di ringraziarti per quello che hai detto”. Quella domenica, in quella stessa mattina, siamo rimasti folgorati da Clara almeno in due."
1 commento:
Buonodiamo altre informazioni sulle bocce in Africa e nel mondo
Roberto
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